Sentenza nº 4776 da Council of State (Italy), 22 Settembre 2014

Data di Resoluzione22 Settembre 2014
EmittenteCouncil of State (Italy)

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Giuseppe Severini, Presidente

Sergio De Felice, Consigliere

Gabriella De Michele, Consigliere, Estensore

Carlo Mosca, Consigliere

Bernhard Lageder, Consigliere

per la riforma

quanto al ricorso n. 2307 del 2013:

della sentenza del T.a.r. Lombardia ? Milano, Sezione II, n. 03105/2012, resa tra le parti, concernente ordinanze di sospensione lavori e di demolizione di opere abusive, nonché verbali del Corpo di Polizia locale;

quanto al ricorso n. 2308 del 2013:

della sentenza del T.a.r. Lombardia ? Milano; Sezione II, n. 03106/2012, resa tra le parti, concernente diniego di permesso di costruire in sanatoria, preavviso di rigetto e verbali del Corpo di Polizia locale;

quanto al ricorso n. 2309 del 2013:

della sentenza del T.a.r. Lombardia ? Milano, Sezione II, n. 03107/2012, resa tra le parti, concernente diniego di permesso di costruire in sanatoria, preavviso di rigetto e verbali del Corpo di Polizia locale;

quanto al ricorso n. 2310 del 2013:

della sentenza del T.a.r. Lombardia ? Milano, Sezione II, n. 03108/2012, resa tra le parti, concernente diniego di permesso di costruire in sanatoria, preavviso di rigetto e verbali del Corpo di Polizia locale;

quanto al ricorso n. 2773 del 2013:

della sentenza del T.a.r. Lombardia ? Milan, Sezione II, n. 03109/2012, resa tra le parti, concernente ingiunzione di demolizione di opere eseguite senza titolo e rimessa in pristino stato dei luoghi;

sul ricorso numero di registro generale 2307 del 2013, proposto dalla società -OMISSIS- Oggi denominata -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Mara Merlini e Francesco Castiello, con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via Giuseppe Cerbara, 64;

Comune di Desio, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Viviani, con domicilio eletto presso l'avv. Giovanni Corbyons in Roma, via Maria Cristina, 2;

Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Desio;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 52 D. Lgs. 30.06.2003 n. 196, commi 1, 2 e 5;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 luglio 2014 il Cons. Gabriella De Michele e uditi per le parti gli avvocati Castiello e Giovanni Monti per delega dell'avvocato Viviani;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

sul ricorso numero di registro generale 2308 del 2013, proposto dalla signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Castiello e Mara Merlini, con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via Giuseppe Cerbara, 64;

Comune di Desio, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Viviani, con domicilio eletto presso l'avv. Giovanni Corbyons in Roma, via Maria Cristina, 2;

sul ricorso numero di registro generale 2309 del 2013, proposto dalla signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Mara Merlini e Francesco Castiello, con domicilio eletto presso il secondp in Roma, via Giuseppe Cerbara, 64;

Comune di Desio, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Viviani, con domicilio eletto presso l'avv. Giovanni Corbyons in Roma, via Maria Cristina, 2;

sul ricorso numero di registro generale 2310 del 2013, proposto dal signor -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Castiello e Mara Merlini, con domicilio eletto presso il primo in Roma, via Giuseppe Cerbara, 64;

Comune di Desio, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Viviani, con domicilio eletto presso l'avv. Giovanni Corbyons in Roma, via Maria Cristina, 2;

sul ricorso numero di registro generale 2773 del 2013, proposto dai signori -OMISSIS- e -OMISSIS-, nonché dalla società -OMISSIS-, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati Mara Merlini e Francesco Castiello, con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via Giuseppe Cerbara, 64;

Comune di Desio, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Claudio Colombo, con domicilio eletto presso l'avv. Giulia Greco in Roma, via F. Cesi 21;

FATTO e DIRITTO

E? tornata all'esame del Collegio la questione ? oggetto di cinque appelli già riuniti con ordinanza n. 1415/14 del 24 marzo 2014 ? concernente dinieghi di condono edilizio e ordini di demolizione, riferiti ad alcuni immobili (villa bifamiliare, casa unifamiliare, edificio ad uso commerciale ed altre pertinenze) costruiti dai signori -OMISSIS- e -OMISSIS- su un terreno di proprietà della società ?-OMISSIS- (ora denominata -OMISSIS-).

Nella vicenda contenziosa, avviata con riferimento ai provvedimenti sopra indicati, intervenivano le seguenti sentenze del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, Milano, sez. II: sentenze nn. 3106/12 e 3107/12 del 18 dicembre 2012 (entrambe notificate il 31 dicembre 2012 e oggetto di appelli della signora -OMISSIS- nn. 2308/13 e 2309/13, notificati il 2 marzo 2013), 3108/12 del 22.11.2012 (notificata il 31 dicembre 2012 ed oggetto di appello del signor -OMISSIS- n. 2310/13, notificato il 2 marzo 2013), 3109/12 del 18 dicembre 2012 (oggetto di appello n. 2773/13 ? notificato il 23 marzo 2013 ? dei signori -OMISSIS- e -OMISSIS-, nonché della società -OMISSIS-) e 3105/12 del 18 dicembre 2012 (notificata il 31 dicembre 2012 ed appellata dalla stessa società -OMISSIS-, con atto notificato il 2 marzo 2013).

Nelle prime tre delle citate sentenze (nn. 3106/12, 3107/12 e 3108/12) i ricorsi, proposti avverso altrettanti dinieghi di permesso di costruire in sanatoria, a norma del d.l. n. 269/2003, venivano dichiarati inammissibili, non avendo i ricorrenti provato di possedere titolo di proprietà, o altro titolo idoneo, sull'area; nella quarta sentenza (n. 3109/12), relativa all'ordine di demolizione e rimessa in pristino n. 12026 (ordinanza n. 78) del 6 aprile 2011, si sottolineavano la destinazione agricola dell'area e la presenza di un vincolo di fascia di rispetto stradale, con ulteriore infondatezza di censure di eccesso di potere, indirizzate avverso un atto vincolato ed inammissibilità dell'istanza risarcitoria, poiché proposta con memoria non notificata; con la quinta sentenza (n. 3105/12), infine, era dichiarato in parte improcedibile, in parte irricevibile ed in parte inammissibile il ricorso proposto dalla società -OMISSIS- avverso l'ordine di demolizione n. 99 del 24 marzo 2006, nonché avverso i verbali della Polizia municipale presupposti.

Nei ricordati appelli nn. 2308, 2309 e 2310 ? proposti avverso la declaratoria di inammissibilità dei ricorsi, riferiti ai dinieghi di sanatoria ? venivano rappresentate analoghe ragioni, riferite all'art. 11 del Testo Unico dell'Edilizia (d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380), che consente...

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