Sentenza nº 5337 da Council of State (Italy), 08 Novembre 2013

Data di Resoluzione08 Novembre 2013
EmittenteCouncil of State (Italy)

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Anna Leoni, Presidente FF

Fabio Taormina, Consigliere

Raffaele Potenza, Consigliere

Andrea Migliozzi, Consigliere

Leonardo Spagnoletti, Consigliere, Estensore

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per il Lazio, Sede di Roma, Sezione II bis, n. 33983 del 24 novembre 2010, resa tra le parti, con cui è stato rigettato il ricorso in primo grado n.r. 1106/2010, -proposto dagli interessati in riassunzione di giudizio civile a seguito della sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite civili n. 23670/2009 -recante declaratoria della giurisdizione amministrativa a risoluzione di conflitto negativo di giurisdizione-, inteso all'accertamento dell'inesistenza di valido titolo del Comune di Segni a esercitare atti di disposizione su un ponte sul fiume Sacco, insistente sulla proprietà degli interessati, ivi compresa l'apprensione sine titulo e la sua demolizione, nonché per la declaratoria della proprietà privata del ponte e per il risarcimento del danno cagionato dall'illegittimo spoglio del possesso perpetrato dal Comune di Segni

sul ricorso numero di registro generale 1758 del 2011, proposto da:

Roberto Corsi, Antonio Corsi, Maria Antonietta Mazzucchi, rappresentati e difesi dagli avv.ti Stefano Gattamelata e Alberto Maria Floridi e presso lo studio del primo elettivamente domiciliati in Roma, alla via Monte di Fiore n. 22, per mandato a margine dell'appello

Comune di Segni, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Claudio Boazzelli e presso lo studio di questi elettivamente domiciliato in Roma, alla via Montello n. 30, per mandato a margine della memoria di costituzione nel giudizio d'appello;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Segni;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 30 ottobre 2012 il Cons. Leonardo Spagnoletti e uditi l'avv. Stefano Gattamelata per gli appellanti Roberto Corsi, Antonio Corsi, Maria Antonietta Mazzucchi e l'avv. Claudio Boazzelli per l'appellato Comune di Segni;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

  1. ) Roberto Corsi e i coniugi Antonio Corsi e Maria Antonietta Mazzucchi sono proprietari di un vasto appezzamento di suolo di circa sessanta ettari, destinato all'esercizio di azienda agricola, percorso da fiume Sacco e scavalcato da un ponte che consentiva altresì di congiungere i due tratti di una strada poderale.

    Il Comune di Segni, con deliberazioni di Giunta municipale n. 158 e n. 159 del 27 novembre 2001, rispettivamente approvata il progetto esecutivo e definitivo per la realizzazione di un asse viario trasversale di collegamento della S.S. Casilina con le SS.PP. dei Gavignanesi, Consolare latina, Traiana e con la S.S. Carpinetana, con declaratoria di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza, e autorizzava l'occupazione temporanea d'urgenza degli immobili interessati ai lavori fra cui una porzione dei suoli appartenenti agli interessati.

    Questi ultimi con ricorso integrato da motivi aggiunti (rivolti alla successiva deliberazione di Giunta municipale n. 87 dell?11 luglio 2002) impugnavano gli atti del procedimento ablativo, assumendo che il ponte, di cui si affermavano proprietari, non fosse stato erroneamente compreso tra i beni da espropriare.

    A seguito della reiezione dell'istanza cautelare, i lavori avevano svolgimento e il ponte era demolito e costruito secondo le indicazioni del progetto di realizzazione dell'asse viario.

    Con sentenza n. 1060/2006 il T.A.R. Lazio rigettava il ricorso e i motivi aggiunti e, quanto alla rivendicata proprietà del ponte evidenziava che la controversa questione -il Comune aveva a sua volta dedotto la natura demaniale del bene- non poteva essere risolta incidenter tantum richiedendo apposita definizione dinanzi all'A.G.O.

    Gli interessati, a quel punto, promuovevano giudizio civile dinanzi al Tribunale di Velletri inteso a accertare l'inesistenza di valido titolo in capo all'Amministrazione comunale in ordine al compimento di atti di disposizione sul ponte, in funzione della declaranda proprietà privata del medesimo, se del caso in applicazione dell'istituto dell'immemorabile o anche in funzione di intervenuta usucapione.

    A seguito di sentenza del Tribunale di Velletri di declinatoria della giurisdizione, il conflitto negativo reale di giurisdizione era portato alla cognizione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che, con sentenza n. 23670/2009 lo risolveva statuendo che la controversia apparteneva alla giurisdizione amministrativa.

    Con il ricorso in primo grado n.r. 1106/2010 il giudizio è stato quindi riassunto dinanzi al T.A.R. per il Lazio, formulandosi cumulative domande di accertamento dell'inesistenza di valido titolo dell'Amministrazione comunale a esercitare atti di disposizione del ponte (ivi compresa l'apprensione sine titulo e la sua demolizione), di accertamento e declaratoria della proprietà privata del ponte e di risarcimento del danno cagionato dall'illegittimo spoglio del possesso e dalla demolizione, indicato quest'ultimo in ? 450.000,00 quanto al valore del bene, in...

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