Sentenza nº 4768 da Council of State (Italy), 26 Settembre 2013

Data di Resoluzione26 Settembre 2013
EmittenteCouncil of State (Italy)

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Marzio Branca, Presidente FF

Fabio Taormina, Consigliere

Francesca Quadri, Consigliere

Umberto Realfonzo, Consigliere, Estensore

Giulio Veltri, Consigliere

per la riforma

della sentenza del T.A.R. SARDEGNA - CAGLIARI: SEZIONE I n. 00520/2012, resa tra le parti, concernente nomina presidente dell'Autorità Portuale di Cagliari

sul ricorso numero di registro generale 8214 del 2012, proposto da:

Massimo Deiana, rappresentato e difeso dall'avv. Silvio Pinna, con domicilio eletto presso Giorgio Carta in Roma, via Bruno Buozzi, 87;

-- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Portuale Di Cagliari, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

-- Regione Sardegna, rappresentato e difeso dagli avv. Alessandra Camba, Sandra Trincas, con domicilio eletto presso Ufficio di Rappresentanza Regione Sardegna in Roma, via Lucullo, 24;

-- Camera Di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Di Cagliari, rappresentato e difeso dall'avv. Stefano Porcu, con domicilio eletto presso Cons. di Stato, Segreteria in Roma, p.za Capo di Ferro 13;

Comune di Capoterra, Amministrazione Provinciale di Cagliari, Comune di Cagliari, Comune di Sarroch;

Piergiorgio Massidda, rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Contu, Matilde Mura, con domicilio eletto presso Giovanni Contu in Roma, via Massimi 154;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero Delle Infrastrutture E Dei Trasporti e di Autorità Portuale di Cagliari e di Regione Sardegna e di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cagliari e di Piergiorgio Massidda;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 25 giugno 2013 il Cons. Umberto Realfonzo e uditi per le parti gli avvocati Silvio Pinna, l'Avvocato dello Stato Ranucci, Sandra Trincas, Maria Stefania Masini su delega dell'avvocato Stefano Porcu e Matilde Mura;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO

Con il presente gravame, l'appellante chiede l'annullamento della sentenza con cui il TAR di Cagliari, in via principale, ha respinto il ricorso diretto avverso il procedimento di nomina del Presidente dell'Autorità portuale di Cagliari e, di conseguenza, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso incidentale del controinteressato.

L'appello è affidato alla denuncia di un'unica rubrica di gravame, articolata in tre profili relativi alla violazione dell'art. 8 della L. 28 gennaio 1994 n. 84, dell'art. 97 della Cost., ed all'erroneità ed alla carenza della motivazione della sentenza.

L'Avvocatura Generale dello Stato si è costituita in giudizio per il Ministero delle Infrastrutture e per l'Autorità Portuale di Cagliari, ed ha analiticamente confutato le tesi di parte ricorrente sul rilievo fondamentale per cui la scelta del Ministro, di secondo grado (come ricordato dal Consiglio di Stato, Sezione Sesta n. 2551/2007) sarebbe stata assolutamente discrezionale.

Si è costituita in giudizio la Camera di Commercio di Cagliari, la quale ha eccepito l'inammissibilità dell'impugnazione della terna per difetto di interesse dell'appellante principale e, nel merito, ha contestato le sue affermazioni insistendo che il rigetto dell'appello.

La Regione Sardegna si è ritualmente costituita in giudizio ed ha sottolineato come l'appellante stesso sarebbe sprovvisto dei requisiti che assume mancanti in capo al controinteressato nominato. L'appellante principale, che avrebbe infatti una competenza teorica ristretta alla sola materia del ?diritto della navigazione?, non avrebbe avuto alcuna esperienza pratica delle specifiche problematiche relative all? ?economia dei trasporti e dei porti?: non a caso la Regione aveva nominato anche un professore ordinario di diritto commerciale e societario.

Il controinteressato dr. on. Piergiorgio Massidda si è costituito in giudizio con memoria ed annesso ricorso incidentale con cui ha riproposto il ricorso incidentale introdotto in primo grado.

L'appellante con memoria per la discussione ha contestato le difese avversarie le ha sottolineato la propria specifica capacità in materia.

Con la memoria per la discussione, l'appellato ha insistito nelle proprie argomentazioni.

Chiamata all'udienza pubblica di discussione del 25 giugno 2013, uditi patrocinatori delle parti, la causa è stata trattenuta in decisione.

DIRITTO

___ 1. Deve in primo luogo disattendersi l'eccezione preliminare introdotta dall'appellante principale prof. Deiana per il quale l'appello incidentale sarebbe inammissibile in quanto, non essendo il suo nominativo stato oggetto di scelta ministeriale, il dr. on. Massida non avrebbe avuto alcun interesse a chiederne l'annullamento della designazione del prof. Deiana.

Al contrario, è evidente l'interesse processuale dell'appellante incidentale, il quale dall'eventuale accoglimento del suo gravame avrebbe ricavato l'utilità immediata di privare di legittimazione l'appellante principale.

___ 2. La Camera di Commercio eccepisce il difetto di interesse originario dell'appellante principale ad impugnare la designazione relativa al Massida in quanto sarebbe un atto meramente strumentale al provvedimento finale di nomina e come tale privo di un'autonoma capacità lesiva. In ogni caso assume poi la carenza di legittimazione assoluta dell'appellante in quanto soggetto comunque inserito nella terna.

Le eccezioni vanno entrambe respinte.

In primo luogo si osserva che, nel caso, è comunque dirimente il fatto che qui è stato impugnato anche il definitivo provvedimento di scelta.

Ma in ogni caso, nell'ambito dei sub-procedimenti di nomina caratterizzati dalla formazione di terne di aventi titolo, chi è ricompreso nelle stesse ha comunque un diretto interesse processuale all'impugnativa immediata degli atti di designazione relativamente ad un altro soggetto del quale egli assuma la totale carenza dei requisiti per l'inclusione nella terna per l'autonomia soggettiva ed oggettiva del sub-procedimento in parola.

In tali casi, l'interesse processuale e sostanziale è infatti collegato alla finalità di evitare che un soggetto totalmente inidoneo finisca comunque per lucrare indebitamente una posizione alla quale non potrebbe aspirare per carenza dei titoli.

__3. Per ragioni di economia processuale connesse alla coincidenza sostanziale dei profili, possono poi essere esaminati unitariamente:

-- l'eccezione, sollevata dalla Regione Sardegna, di difetto di legittimazione e di interesse del prof. Deiana per l'asserita carenza, in capo al predetto appellante, dei requisiti previsti dall'articolo 1 della L. n.. 84/1994: nel suo curriculum non risulterebbero esperienze professionali qualificate nei settori ?dell'economia dei trasporti e portuale?;

-- l'appello incidentale dell'on. Dr. Massida con cui il predetto controinteressato ha chiesto, a sua volta, l'annullamento delle designazioni ? relativamente al nominativo del prof. Deiana -- dalla Provincia di Cagliari, dal comune di Sarroch e dalla Camera di Commercio industria e artigianato di Cagliari.

__3. 1. L'appellato, con un primo profilo della prima doglianza, assume che erroneamente il Tar avrebbe dichiarato improcedibile, per sopravvenuta carenza di interesse, il suo ricorso incidentale. Al contrario la contestazione della legittimazione dell'interesse a ricorrere...

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