Sentenza nº 4707 da Council of State (Italy), 24 Settembre 2013

Data di Resoluzione24 Settembre 2013
EmittenteCouncil of State (Italy)

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Riccardo Virgilio, Presidente

Nicola Russo, Consigliere

Sergio De Felice, Consigliere

Diego Sabatino, Consigliere, Estensore

Raffaele Potenza, Consigliere

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata, sezione prima, n. 621 del 16 dicembre 2011;

sul ricorso in appello n. 4758 del 2012, proposto dal

Comune di Potenza, in persona del sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Concetta Matera, ed elettivamente domiciliato, unitamente al difensore, presso la segreteria del Consiglio di Stato, in Roma, piazza Capo di Ferro n. 13, come da mandato a margine del ricorso introduttivo;

Giovanni Polino, Luigi Polino e Carchio Anna & C. s.n.c., in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituiti in giudizio;

Regione Basilicata, in persona del presidente legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 4 giugno 2013 il Cons. Diego Sabatino e udito per le parti l'avvocato Concetta Matera;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO

Con ricorso iscritto al n. 4758 del 2012, il Comune di Potenza propone appello avverso la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata, sezione prima, n. 621 del 16 dicembre 2011 con la quale è stato accolto, nei limiti di cui in motivazione, il ricorso proposto da Giovanni Polino e Luigi Polino per l'annullamento delle delibere C.C. n. 13 del 31.3.2009, di approvazione del Regolamento Urbanistico ex art. 16 L.R. n. 23/1999, e n. 21 del 17.3.2008, di adozione del Regolamento Urbanistico ex art. 16 L.R. n. 23/1999, nella parte in cui prevede: a) l'inserimento di parte dei suoli di proprietà dei ricorrenti nel distretto urbanistico di trasformazione DUT-H, stabilendo la destinazione a verde di stabilità ecologico ambientale della porzione di terreno oggi destinata in parte a parcheggio; b) l'inserimento in ambito periurbano di altra parte di terreni di proprietà dei ricorrenti, classificati nel P.R.G. come zona D7.

Dinanzi al giudice di prime cure, i ricorrenti riferivano, in punto di fatto, di essere comproprietari di un lotto e di fabbricati (comprensivi di dieci appartamenti) siti in contrada Gallitello, iscritti in catasto del comune di Potenza al foglio 47, part. lle 2861-2860-1947-2337.

Con delibere C.C. n. 13 del 31.3.2009 e n. 21 del 17.3.2008 il Comune di Potenza ha rispettivamente adottato ed approvato il Regolamento Urbanistico ex art. 16 L.R. n. 23/1999, che ha previsto:

  1. l'inserimento di parte dei suoli di proprietà dei ricorrenti nel distretto urbanistico di trasformazione DUT-H, stabilendo la destinazione a verde di stabilità ecologico ambientale della porzione di terreno oggi destinata in parte a parcheggio; la possibilità, a fronte della cessione delle aree, di realizzare una nuova sagoma edilizia in area distante dalla posizione dei terreni di proprietà dei ricorrenti;

  2. l'inserimento in ambito periurbano di altra parte di terreni di proprietà dei ricorrenti, classificati nel P.R.G. come zona D7, con il conseguente blocco di ogni iniziativa edilizia sino all'approvazione dei piani sovraordinati.

Tale regolamento urbanistico è stato impugnato nella parte sopra descritta con il ricorso al T.A.R. (notificato il 29 giugno 2009 e depositato in data 16 luglio 2009), deducendo la violazione degli artt. 41, 42, 117 e 118 della Costituzione, degli artt. 11, 12, 13, 14, 15, 25, comma 6, 26, comma 5, 29, 30 e 33, commi 1 e 3, L.R. n. 23/1999, del principio di collegialità connesso all'istituto della conferenza di servizi, dei principi generali in materia di pianificazione urbanistica, l'eccesso di potere per travisamento dei fatti, carenza di istruttoria, difetto di motivazione ed irragionevolezza dell'azione amministrativa.

I ricorrenti deducevano anche l'illegittimità dell'art. 6, comma 8, delle Norme Tecniche di Attuazione dell'impugnato Regolamento Urbanistico per violazione degli artt. 41 e 42 della Costituzione, laddove è prevista la cessione delle aree espropriate in favore di soggetti privati.

Costituitosi il Comune di Potenza, il ricorso veniva deciso con la sentenza appellata, redatta in forma semplificata...

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