Sentenza nº 3346 da Sicilia, Palermo, 10 Dicembre 2007

Data di Resoluzione10 Dicembre 2007
EmittenteSicilia - Palermo

REPUBBLICA ITALIANA N. 3346/07 Reg. Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N. 1735 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione Prima, ha pronunciato la seguente ANNO 2001
S E N T E N Z A

sul ricorso n. 1735\2001 proposto da CALIENDO Silvio, LO PORTO Giuseppe, SPEDALE Antonino, rappresentati e difesi dall'avv. Maria Mancuso nel cui studio in Palermo, via Libert‡ 139, sono elettivamente domiciliati, come da procura a margine del ricorso;

C O N T R O

il Ministero dell'Interno in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso cui domicilia per legge in via A. De Gasperi n. 81

PER L'ACCERTAMENTO

del diritto dei ricorrenti a percepire l'indennit‡ di cui all'art. 12 DPR 5.6.1990 con le decorrenze indicate in ricorso.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visti l'atto di costituzione in giudizio e la memoria depositata dal Ministero resistente;

Visti gli atti tutti della causa;

Designato relatore il Referendario Achille Sinatra;

Udito alla pubblica udienza del 6 novembre 2007 l'Avvocato dello Stato G. Tutino per il Ministero resistente;

Ritenuto in fatto e considerato in diritto:

FATTO

Con il ricorso in epigrafe, ritualmente proposto, i ricorrenti, che prestano servizio nella Polizia di Stato con inquadramento e livelli stipendiali diversi, espongono di essere addetti alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, e di essere stati applicati, mediante specifici ordini di servizio e con le decorrenze indicate per ciascuno di essi, a "servizi esterni d'istituto e\o comunque..." a "nuclei di prevenzione crimine o lotta alla criminalit‡", nelle sedi elencate per ciascuno di essi nella parte narrativa del ricorso.

Espongono, pertanto, "Violazione e falsa interpretazione dell'art. 9 del D.P.R. 31.7.1995 n. 395 e dell'art. 11 D.P.R. 16.3.1999 n. 254 nonchË eccesso di potere per disparit‡ di trattamento", sostenendo di avere diritto, alla luce delle norme richiamate e delle successive circolari interpretative, alla corresponsione dell'indennit‡ prevista per i servizi svolti all'esterno dei locali adibiti a posto di lavoro, e, in particolare, a servizi di tutela, scorta, traduzione, vigilanza, lotta alla criminalit‡, ecc..., come elencati dagli articoli 9 e 11 del D.P.R. 254\99; assumono inoltre che il personale di altre forze di polizia gi‡ percepirebbe l'indennit‡ in questione.

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