Sentenza nº 921 da Basilicata, Potenza, 30 Dicembre 2006

Data di Resoluzione30 Dicembre 2006
EmittenteBasilicata - Potenza

REPUBBLICA ITALIANA

N. 921 Reg.Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Anno 2006
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE N. 184 Reg.Ric.
PER LA BASILICATA Anno 2004
Ha pronunciato la seguente
SENTENZA

sul Ricorso n. 184/2004 proposto dalla Pellettieri S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'Avv. Fernando Russo, come da mandato a margine del ricorso, con domicilio eletto in Potenza Via E. Toti n. 7;

contro

-il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv.ti Michele Somma e Sergio Potenza, come da mandato a margine della comparsa di costituzione ed in virtù della Del. Consiglio di Amministrazione n. 67 del 19.4.2004, con domicilio eletto in Potenza alla Via N. Sauro n. 102;

-la ditta Cirigliano Angelo, in persona dell'omonimo titolare p.t., rappresentata e difesa dall'Avv. Luigi Petrone, come da mandato a margine della memoria di costituzione, con domicilio eletto in Potenza Corso XVIII Agosto 1860 n. 2;

per l'annullamento

-della Del. Consiglio di Amministrazione Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza n. 18 del 26.1.2004 (conosciuta dalla ricorrente in data 11.2.2004), con la quale è stato aggiudicato ed assegnato "in via di massima" alla ditta controinteressata, per un importo di 597.275,40 ¤ (al netto di IVA), il lotto edificato n. 6/a dell'Area Industriale di Tito, previa approvazione dei verbali, redatti dal Nucleo di Valutazione il 9.12.2003, il 16.12.2003 ed il 17.3.2003;

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza e della ditta controinteressata;

Visti i documenti e gli atti tutti di causa;

Data per letta alla Pubblica Udienza del 9.11.2006 la relazione del Primo Referendario Dott. Pasquale Mastrantuono ed uditi, altresì, per le parti gli Avvocati difensori come da relativo verbale;

Ritenuto in fatto e in diritto quanto segue:

FATTO

-Con Del. n. 273 del 14.11.2003 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza: 1) approvava gli avvisi pubblici ed i disciplinari per la rassegnazione dei lotti edificati e non edificati, non assegnati e/o non utilizzati, ubicati nelle Aree Industriali realizzate ai sensi dell'art. 32 L. n. 219/1981 nella Provincia di Potenza, tra cui l'Area Industriale di Tito, nell'ambito della quale risultavano non assegnati e/o non utilizzati i lotti edificati n. 6/a e n. 6/b; 2) nominava l'apposito Nucleo di Valutazione, il quale avrebbe dovuto esaminare le richieste di assegnazione dei lotti, aggiudicandoli al migliore offerente; tale Del. Consiglio di Amministrazione n. 273 del 14.11.2003 veniva approvata ai sensi dell'art. 6 L.R. n. 19/2003 dalla Regione Basilicata con Del. G.R. n. 2191 del 27.11.2003;

-l'avviso pubblico ed il disciplinare relativo all'Area Industriale di Tito- prevedevano, tra l'altro, che: 1) per ciascuno dei due lotti edificati, per i quali era stata indetta la procedura di evidenza pubblica in esame (cioè i lotti edificati n. 6/a e n. 6/b), sarebbero state prioritariamente valutate le domande di acquisto, "esaurite le quali" sarebbero state "considerate le domande di locazione con opzione di acquisto ed infine le domande di locazione; 2) per il lotto edificato n. 6/a, distinto in Catasto con le particelle nn. 986, parte 988 e 999 foglio di mappa n. 13 ed avente una superficie di 6.556 mq. e su cui insisteva un capannone completo anche di cabina elettrica, veniva indicato il prezzo base di vendita di 438.496,00 ¤ (al netto di IVA) ed il prezzo base di locazione di 21.924,80 ¤ (al netto di IVA), pari al 5% del prezzo base di vendita; 3) fra la documentazione messa a disposizione dal Consorzio resistente vi erano gli elaborati tecnici alla scala disponibile dei fabbricati costruiti sui lotti n. 6/a e n. 6/b ed i Regolamenti Consortili, approvati dal Consiglio Regionale, con la puntualizzazione che soltanto questi ultimi dovevano essere obbligatoriamente ritirati e sottoscritti, per accettazione, in ogni pagina dai concorrenti; 4) le offerte dovevano essere presentate entro il termine perentorio del 9.12.2003 e dovevano essere confezionate in un plico sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, il quale doveva contenere tre buste, anch'esse sigillate; 5) la prima busta doveva contenere, a pena di esclusione, la documentazione di prequalifica, tra cui: a) la planimetria in scala adeguata "con l'ubicazione dei vari stabili da costruire o ristrutturare e l'indicazione della loro destinazione d'uso"; b) le piante in scala 1: 100, "contenenti indicazioni chiare e precise circa la destinazione dei vari ambienti, che dimostrino la reale rispondenza di massima degli spazi con le attività in essi previste, nonché delle macchine ed apparecchiature ed arredi principali, prospetti e sezioni significative"; c) una "dichiarazione, ai sensi del DPR n. 445/2000, del progettista circa la conformità urbanistica delle opere che si intendono realizzare"; 6) la seconda busta doveva contenere una relazione tecnico-finanziaria, con la quale dovevano essere illustrati, oltre al tipo di attività, categoria e numero di addetti, i macchinari e le attrezzature da installare ed il conto sommario revisionale di tre esercizi finanziari, l'illustrazione "tecnica delle costruzioni che si realizzeranno, con indicazione della superficie e delle destinazioni d'uso", il "preventivo del costo complessivo dell'iniziativa, distinto per opere edili, macchinari, attrezzature ed arredi" ed il "programma per la realizzazione dell'impianto" con specificazione dei "mezzi finanziari per la realizzazione dell'opera" e dei "tempi tecnici di esecuzione"; 7) la seconda busta doveva contenere l'offerta economica del prezzo di vendita o del canone di locazione con l'indicazione in lettere ed in cifre "della percentuale di incremento rispetto al prezzo o al canone base"; 8) la scelta della migliore offerta sarebbe stata determinata per massimo 50 punti con riferimento al prezzo (più precisamente veniva prevista l'attribuzione di 50 punti alla migliore offerta economica, di 0 punti all'offerta economica pari al prezzo a base d'asta e l'assegnazione di un punteggio proporzionale alle offerte economiche intermedie) e per massimo 50 punti con riferimento al progetto imprenditoriale, sulla base della consistenza patrimoniale e finanziaria, della redditività dell'iniziativa, del grado di innovazione tecnologica e dell'incremento occupazionale, con aggiudicazione al concorrente con il punteggio più alto; 9) l'apertura e l'esame della prima busta sarebbe avvenuto nella seduta pubblica del 9.12.2003, mentre il contenuto della seconda busta sarebbe stato esaminato e valutato in seduta segreta ed infine le buste, contenenti...

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