Premessa

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È convincimento consolidato di coloro che si dedicano all’analisi giuridica che la valutazione dei testi normativi debba essere effettuata solo quando questi ultimi abbiano ricevuto consacrazione legislativa. Quando ciò non avviene, quando l’indagine precede la definizione delle regole nelle competenti sedi istituzionali si è in presenza di un intervento preordinato ad evidenziare distonie o incoerenze tecniche del provvedimento oggetto di osservazione.

In tale evenienza, si individua un’ansia propositiva volta a suggerire modifiche alla disciplina in formazione, sì da renderla meglio rispondente alle finalità che questa si prefigge ed alle istanze sociali che ne determinano la legittimazione sostanziale. L’intervento del giurista appare, allora, riconducibile alla sua funzione tipica di interprete del diritto; la sua voce tende a dare contenuto ad istanze rimaste inespresse, a causa del prevalere di tendenze demagogiche alle quali sovente la politica soggiace.

Ancora una volta alla base dell’agere si rinviene l’affermazione della deontologia operativa che deve caratterizzare la “ricerca del vero”, collocando l’esegesi al di...

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