PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
COMUNICATO
Contratto collettivo nazionale
quadro sulle modalita' di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonche' delle
altre prerogative sindacali. (Suppl. Ordinario n.150)
AGENZIA PER LA RAPPRESENTANZA NEGOZIALE
DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
A seguito del parere favorevole espresso in data 29 luglio 1998,
dall'Organismo di coordinamento dei comitati di settore ai sensi
dell'art. 51, comma 3, del decreto legislativo n. 29/1993, modificato
ed integrato dal decreto legislativo n. 396/1997 e dal decreto
legislativo n. 80/1998, sul testo dell'Accordo collettivo quadro
relativo alla costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie
per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per
la definizione del relativo regolamento elettorale nonche' della
certificazione della Corte dei conti sull'attendibilita' dei costi
quantificati per il medesimo C.C.N.L. - Quadro e sulla loro
compatibilita' con gli strumenti di programmazione e di bilancio, il
giorno 7 agosto 1998, alle ore 9 ha avuto luogo l'incontro tra
l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche
amministrazioni (ARAN), ed i rappresentanti delle seguenti
confederazioni sindacali: CISL, CGIL, UIL, CONFSAL, CISAL, RDB-CUB,
UGL.
Al termine le parti sottoscrivono l'allegato accordo collettivo
quadro.
ACCORDO COLLETTIVO QUADRO PER LA COSTITUZIONE DELLE RAPPRESENTANZE
SINDACALI UNITARIE PER IL PERSONALE DEI COMPARTI DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI E PER LA DEFINIZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO
ELETTORALE
ART. 1
OBIETTIVI E FINALITA'
-
Le parti con il presente accordo intendono dare attuazione
all'art. 47 del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n. 29 - recante
norme sulla elezione ed il funzionamento degli organismi di
rappresentanza sindacale unitaria del personale.
-
A tal fine il presente accordo e' strutturato in due parti: la
prima diretta a regolare le modalita' di costituzione e funzionamento
dei predetti organismi; la seconda recante il regolamento elettorale.
-
La dizione "amministrazioni, aziende ed enti" usata per indicare i
luoghi di lavoro ove possono essere costituite le rappresentanze
sindacali unitarie, dopo l'art. 1 sara' sostituita dal termine
"amministrazioni". Le "sedi o strutture periferiche" delle medesime
individuate dai contratti collettivi nazionali come livelli
decentrati di contrattazione collettiva sono indicate dopo l'art. 1
con la dizione "strutture amministrative interessate". Le
"associazioni sindacali ammesse alle trattative nazionali ai sensi
dell'art. 47 bis del d.lgs. 29/1993" sono indicate come "associazioni
sindacali rappresentative".
-
Nel testo del presente accordo ove sono indicati gli articoli del
decreto legislativo del 3 febbraio 1993 n. 29, essi sono quelli
modificati, integrati o sostituiti dai d.lgs. 4 novembre 1997, n. 396
e d.lgs. 31 marzo 1998, n. 80. Il testo unificato del d.lgs. 29/1993
e' stato ripubblicato nella G.U. n. 98/L del 25 maggio 1998. Pertanto
la dizione "d.lgs. 29/1993" e' riferita al nuovo testo.
-
Le rappresentanze sindacali unitarie del personale sono indicate
come RSU.
-
Il regolamento di cui alla seconda parte ha propria numerazione
degli articoli.
-
Il CCNL quadro sulle modalita' di utilizzo dei distacchi,
aspettative e permessi, nonche' delle altre prerogative sindacali
stipulato contestualmente il ....., nel testo e' indicato come "CCNL
quadro del ......
MODALITA' DI COSTITUZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE
SINDACALI UNITARIE
ART. 2
AMBITO ED INIZIATIVA PER LA COSTITUZIONE
-
Le associazioni sindacali rappresentative che abbiano sottoscritto
o abbiano formalmente aderito al presente accordo possono promuovere
la costituzione di rappresentanze sindacali unitarie nelle
Amministrazioni che occupino piu' di 15 dipendenti. Nel caso di
amministrazioni con pluralita' di sedi o strutture periferiche, i
predetti organismi possono, altresi', essere promossi dalle stesse
associazioni anche presso le sedi individuate dai contratti o accordi
collettivi nazionali come livelli di contrattazione collettiva
integrativa.
-
Oltre alle associazioni sindacali di cui al comma 1, possono
presentare liste per l'elezione delle RSU anche altre organizzazioni
sindacali, purche' costituite in associazione con proprio statuto e
aderenti al presente accordo.
-
Nella prima applicazione del presente accordo l'iniziativa deve
essere esercitata, congiuntamente o disgiuntamente, da parte delle
Associazioni sindacali dei comuni precedenti, entro il 30/9/1998, la
presentazione delle liste deve avvenire entro il 20/10/1998 e la
commissione elettorale costituita entro il 15/10/1998. Per i
successivi adempimenti si seguono le normali cadenze previste nel
regolamento di cui alla parte seconda. Le elezioni dovranno avvenire
contestualmente nell'intero comparto nelle date indicate nel
calendario allegato, di norma in una sola giornata, salvo che
particolari situazioni organizzative non richiedano il prolungamento
delle operazioni di voto anche nella giornata successiva. In prima
applicazione del presente accordo, l'adesione da parte delle
associazioni sindacali rappresentative non affiliate alle
confederazioni sottoscrittrici, deve avvenire entro il 30/9/1998 ed
e' comunicata all'Aran che ne rilascia certificazione. Le
associazioni affiliate a confederazioni che non hanno sottoscritto il
presente accordo, possono aderire all'accordo di comparto di cui al
comma 4 con le medesime procedure di attestazione. Le organizzazioni
sindacali del comma 2 che non rientrino in nessuna delle precedenti
fattispecie allegheranno la formale adesione al presente accordo
all'atto della presentazione della lista, dandone mera comunicazione
per conoscenza all'ARAN
-
Entro cinque giorni dalla stipulazione del presente accordo, le
organizzazioni sindacali di categoria rappresentative ad esso
aderenti in quanto affiliate alle confederazioni firmatarie e le
altre organizzazioni sindacali di categoria rappresentative possono
chiedere per iscritto all'ARAN di avviare trattative per
regolamentare mediante appositi accordi eventuali integrazioni e
modifiche sugli aspetti indicati nel comma 5 al fine di facilitare la
costituzione del RSU nei rispettivi comparti. Nella provincia
autonoma di Bolzano e nelle regioni Valle d'Aosta e Friuli Venezia
Giulia, il presente accordo puo' essere integrato con un accordo
stipulato da soggetti abilitati alle trattative nelle sedi locali ai
sensi dell'art. 44, comma 7 del d.lgs. 80/1998.
-
Gli aspetti eventualmente da integrare o modificare con gli
accordi di comparto riguardano i seguenti punti:
-
la costituzione o particolari forme organizzative delle RSU che
assicurino a tutti i dipendenti il diritto alla rappresentanza
sindacale, anche prevedendo la costituzione di un'unica
rappresentanza per i dipendenti di diverse unita', nel caso di
amministrazioni che occupino sino a 15 dipendenti;
-
la eventuale costituzione di organismi di coordinamento tra le
RSU;
-
le modalita' applicative per garantire una adeguata presenza negli
organismi alle figure professionali per le quali nel contratto
collettivo di comparto sia prevista una distinta disciplina, anche
mediante l'istituzione, tenuto conto della loro incidenza
quantitativa e del numero dei componenti dell'organismo, di specifici
collegi elettorali;
-
l'adattamento alle obiettive esigenze organizzative del comparto
della quantita' dei rappresentanti nonche' delle sedi ove eleggere le
RSU, tenuto conto anche delle problematiche connesse al d.lgs.
626/1994, in misura comunque compatibile con quanto stabilito dalla
ART. 3
COSTITUZIONE DELLE RSU
-
-
Alla costituzione delle RSU si procede mediante elezione a
suffragio universale ed a voto segreto con il metodo proporzionale
tra liste concorrenti.
-
Nella composizione delle liste si perseguira' una adeguata
rappresentanza di genere nonche' una puntuale applicazione delle
norme antidiscriminatorie.
ART. 4
NUMERO DEI COMPONENTI
-
Il numero dei componenti le RSU non potra' essere inferiore a:
-
tre componenti nelle amministrazioni che occupano fino a 200
dipendenti;
-
tre componenti ogni 300 o frazione di 300 dipendenti, nelle
amministrazioni che occupano un numero di dipendenti superiore a 200
e fino a 3000 in aggiunta al numero di cui al precedente lett. a),
calcolati sul numero di dipendenti eccedente i 200;
-
tre componenti ogni 500 o frazione di 500 dipendenti nelle
amministrazioni di maggiori dimensioni, in aggiunta al numero di cui
alla precedente lettera b), calcolati sul numero di dipendenti
eccedente i 3000.
ART. 5
COMPITI E FUNZIONI
-
-
Le RSU subentrano alle RSA o alle analoghe strutture sindacali
esistenti comunque denominate ed ai loro dirigenti nella titolarita'
dei diritti sindacali e dei poteri riguardanti l'esercizio delle
competenze contrattuali ad esse spettanti.
-
Fermo rimanendo quanto previsto dall'art. 47, comma 2 del d.lgs.
29/1993, i CCNL di comparto possono disciplinare le modalita' con le
quali la RSU puo' esercitare in via esclusiva i diritti di
informazione e partecipazione alle rappresentanze sindacali dall'art.
10 del d.lgs. 29/1993 o da altre disposizioni di legge o contratto
collettivo.
-
Nella contrattazione collettiva integrativa, i poteri e le
competenze contrattuali vengono esercitati dalle RSU e dai
rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie
del relativo CCNL di comparto.
-
In favore delle RSU sono, pertanto, garantiti complessivamente i
seguenti diritti:
-
diritto ai permessi retribuiti;
-
diritto ai permessi non retribuiti di cui all'art. 12 del CCNL
quadro del ......;
-
diritto ad indire l'assemblea dei lavoratori;
-
diritto ai locali e di affissione secondo le vigenti disposizioni.
ART. 6
DIRITTI, PERMESSI, LIBERTA' SINDACALI E TUTELE
-
-
Le associazioni sindacali rappresentative restano esclusive
intestatarie dei distacchi sindacali previsti dai vigenti accordi. Il
...
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